Descrizione
L’exhibit analizza le stelle che formano la costellazione di Orione. Tramite l’osservazione frontale dell’installazione è possibile osservare la distanza reale alla quale si trovano le stelle rispetto alla Terra. Se si osserva l’exhibit in posizione laterale, le stelle, in prospettiva, formeranno la costellazione di Orione, così come la vediamo nel cielo invernale.
Finalità educative
L’exhibit serve a evidenziare la natura prospettica delle costellazioni e la reale disposizione spaziale delle stelle. Questo implica che le stelle che si osservano di notte nel cielo non si trovano tutte alla stessa distanza dalla Terra; solitamente le stelle più luminose sono le più vicine e quelle meno luminose sono più lontane. Inoltre il colore delle stelle dipende dalla loro temperatura per cui le arancioni sono più fredde del Sole e quelle blu e bianche molto più calde.
Approfondimenti
Osservando il cielo, le stelle della volta celeste ci appaiono proiettate su una immaginaria sfera intorno al nostro pianeta. Ciò dipende dal fatto che non riusciamo a stimare la distanza a cui si trovano gli oggetti celesti da noi e quindi ci sembrano equidistanti. Sin dall’antichità la sfera celeste è stata suddivisa in diverse zone e le stelle che prospettivamente si trovano vicine sono state raggruppate sotto il nome di una costellazione legata ad una figura mitologica. Per convenzione attualmente il cielo è suddiviso in 88 costellazioni, divise anche in base alla loro posizione nel cielo: 18 costellazioni boreali (settentrionali), 34 costellazioni equatoriali e 36 costellazioni australi (meridionali). La costellazione di Orione è facilmente individuabile in cielo nei mesi tra novembre e maggio. In apparenza le stelle di questa costellazione sembrano formare la figura di un cacciatore mitologico, ma queste stelle, apparentemente vicine, sono in realtà molto distanti tra di loro. Solo la prospettiva ci fa sembrare vicine stelle che sono molto lontane tra loro e lontanissime da noi!